martedì 3 agosto 2010

GLI ALLEGRI COMARI DI WINDSOR






PLIN PLON! Si avvertono gli amici di A Casa di Simo che il post che seguirà sarà moooolto lungo perché la padrona di casa si accinge a rendervi note le sue vacanze. Visto che Simo sta alla sintesi come Cicciolina alla castità, direi che se volete leggere sto pappiè dvete prendervi dieci minuti.

Lettori avvertiti, mezzi salvati ;-)

Amici! Siete stati bravini, via! Certo sarebbe stato più facile se avessi messo questa foto:


questa:


o quest’altra



o questa qua per esempio


Quest’anno viaggio in Inghilterra, più precisamente nel Wessex e nel Dorset, passando da Parigi.

Sì, tutto in 15 giorni

Sì, in auto.

Sì, non siamo normali.

Nel corso del racconto vi svelo quali sono i luoghi delle foto nel post precedente.

Allora: il primo giorno ci siamo sparati Pisa-Parigi.

Sorvolo sui giorni passati a Disneyland che ormai conosciamo meglio delle nostre tasche. Quest’anno abbiamo aggiunto un giorno agli Studios, dove la cosa che mi è piaciuta più di tutti è stata questa:


pareva di essere lì.

Per il resto non è che offra granchè, ma si sa, siamo in un parco divertimenti quindi ti diverti comunque (la foto che vi sembrava la Tunisia non è altro che il ‘reparto’ di Aladin).

Il giorno dopo era il compleanno di Andrea che mi sta tartassando per dirvi che di anni ne faceva 37, invece io so’ sincera e pure un po’ cattiva e vi dirò la verità: ne ha compiuti 45. Ma ne dimostra 37 (e accontentiamolo, porello).

Io e Alice avevamo messo in borsa pure una candelina (rosa, avanzata da un suo compleanno) per festeggiare al parco, convinte che Andrea, come sempre, avrebbe preso una tortina. Invece ci ha fregato e ha scelto uno snack gelato. E questo è il risultato:

Pare che stia per mangiare uno stronzolino. Che poesia. Abbiamo intonato ‘Tanti Auguri a te’, battuto le mani, baci e abbracci con tutto il ristorante che ci guardava e scuoteva la testa. Andrea ci ha detto “Grazie, sono commosso..”

“Davvero amore?”

“Sì, da cotanta figura di merda…” E col gelato che sembra un escremento, come vuoi che sia la figura. Voglio dire.

Gli abbiamo regalato un paio di occhiali da sole comprato nel negozio dei pirati. Vi lascio immaginare.Già che eravamo nartra volta a Parigi abbiamo portato Alice sul grattacielo Montparnasse per vederla di notte (2° foto).Abbiamo preso il mitico ascensore che ti porta su in pochi secondi. Na roba che quando scende ti ritrovi le ovaie al posto delle tonsille. Alice l’ho ritrovata spiaccicata al soffitto a mo’ di affresco. Ma ne è valsa la pena, vero?

Il giorno dopo ci siamo diretti verso la costa, a Calais, dove la mattina dopo ci aspettava il traghetto per l’Inghilterra. Abbiamo trovato una Calais più accogliente e curata rispetto ad anni fa, ma a parte la spiaggia di trecento ettari, non è che offra molto e allora, Sant’Andrea, guardando la cartina ha avuto un’idea.

“Andiamo a visitare Bergues, è qui vicino”

“Bergues? Mai sentita rammentare. Che c’è a Bergues?”

“Non lo so, ma ci hanno girato ‘Giù al nord’, ricordi? Quel film che ci è piaciuto tanto”

E’ bastato che mi dicesse ‘ci hanno girato un film’ ed ero già in macchina. Abbiamo visitato questo bel paesino ed è stato davvero ganzo passeggiare nella piazza dove sono state girate la maggior parte delle scene (la foto con le finestre azzurre). Certo se incontravamo anche due attori era meglio, ma insomma, può andar bene anche così.

La mattina dopo ci siamo imbarcati con Alice entusiasta perché era la prima volta che saliva su un traghetto

“Mamma, sembra di essere sul Titanic!”

Andrea si è dato una ravanata discretamente e io ho afferrato il primo cornetto rosso che ho trovato.

“Mamma, guarda!Sembro Rose!”

“Alice vieni via dalla prua, che sei talmente leggera che se ti piglia una ventata arrivi a Dover tra una settimana”

Le bianche scogliere sono sempre un bello spettacolo e ad accoglierci c’era, strano ma vero!, il sole!!!Effettivamente devo confidarvi che abbiamo avuto culo. Non ha mai piovuto, a parte due schizzetti un giorno.

Dove avevamo prenotato la nostra casetta prefabbricata, che loro chiamano ‘Caravan’, ci aspettavano per le 4. E che facciamo noi fino alle 4? Ma spariamoci Canterbury! Ma quanto è bellina!Abbiamo visitato la cattedrale, comprato le ciliegie del Kent sulla via principale, e comprato il pane in un negozietto dove avrei comprato pure la commessa. Dopo aver fatto cose importanti come mangiare, bere, e fare pipì, ci siamo diretti a Hurley, a casetta. Il parco con la nostra umile dimora si trova lungo il Tamigi. Per arrivarci abbiamo prima attraversato una fattoria, ed io, chevvelodicoaffà, mi sono sentita subito a casa. Tra mucche, rotoli di fieno e puzzo di letame era come se l’Inghilterra mi dicesse “Benvenuta Simo!” La Top-family a questa magnifica vista era felice come una Pasqua. Abbiamo avuto un attimo di terrore quando Andrea, parlando con la signora per la consegna delle chiavi, mi ha guardato e ha detto “Simo, mi stanno dicendo che c’è un problema”. Io che mentalmente stavo già mandando sms al mio comune per avvertire di cambiare la mia residenza, ho avuto una sorta di incazzatura primordiale che mi ha fatto assumere le sembianze di Jack Nicholson in Shining. Se avevo un’ascia in mano ero perfetta. “Caro, che genere di problema?” ho chiesto a denti stretti brandendo la mia arma.

“Dice che non risultiamo sul libro prenotazioni. Siamo senza casetta”.

Mentre sfoderavo un sorriso a 56 denti alla signora, ventriloquamente gli ho detto “Andrea, fa che la signora trovi la nostra prenotazione, o una casetta QUI e ORA, perché sennò assisterai a un omicidio talmente originale che manco la mente di Agata Christie poteva partorì, chiaro??”

Dopo attimi di pure terrore, che se mi avesse visto Stephen King ci avrebbe preso spunto per un suo romanzo,è arrivato il marito della signora che ha biascicato qualcosa in inglese, tipo“Cretina che non sei altro, stai guardando nella pagina sbagliata, non sai usare il computer, sì cara quelle signorine ignude sono quadri artistici, comunque la pagina giusta è quell’altra, quella delle prenotazioni, ennò che non puoi vedere se ci sono anche i nudi artistici maschili. Mandiamo nell’alloggio questi italiani per favore? Sì, cara, poi dopo giochiamo al dottore e l’infermiera”.
Il marito spippola ed ecco la prenotazione. Ci siamo. Sìììììììì!!!!!!!

Signora, permette? Si fanculizzi all’istante per averci fatto prendere uno spavento. Grazie.

Oh finalmente ci siamo! La nostra casetta nel cuore dell’Inghilterra e a dieci metri dal Tamigi! Dio, come mi sento….Jane Austen per dirne una. Sento che mi sarà di ispirazione.Dopo questo viaggio scriverò Ragione e sentimento2 la vendetta, oppure Orgoglio e pregiudizio nell’ospizio. Che titoli magnifici. O sennò potrei iniziare a disegnare papere e leprotti e diventare la seconda Beatrix Potter! Che ci vuole? Oddio, potevo iniziare alla grande raccontando minuziosamente l’omicidio della signora e sarei diventata la nuova Agata Christie . Peccato che la casetta l’ha trovata subito. Oh ma insomma, è magnifica, bellina e confortevole.

Il giorno dopo visitiamo Oxford. Ragà, è troppo bella. Si respira proprio l’aria da college e io infatti, intelligente come sono, mi ci sono sentita subito a mio agio. Sant’Andrea ha avuto nartro colpo di genio: ha approfittato del Park and Ride. Abbiamo parcheggiato la macchina in un grande parcheggio gratuito e ci siamo serviti del pullman per arrivare in centro. Na furbata da paura. Con 4 sterline in tre, ci siamo fatti andata e ritorno senza impazzire a trovare parcheggio.

Oxford è abitata per lo più da tanti ragazzetti. C’è un concentrato di bimbetti in questa città che manco a Gardaland in un giorno di entrata gratis. Ragazzini di tutte le razze che sono lì per studio (leggasi:cazzeggio allo stato puro), ragazzini a destra, ragazzini a sinistra, in basso, in alto, è una cosa allucinante. E poi fai le file, tante file, perché qui non ci sono solo turisti fai da te come noi, qui ci sono scolaresche intere, gruppi di 25 che vogliono, giustamente, visitare come te quel museo o quel college. Agendo con un po’ di astuzia siamo riusciti a visitare il Christ Church College. Vi dice niente sto nome? Harry Potter e la pietra filosofale vi dice niente? Ebbene sì, abbiamo visitato la sala da pranzo di Hogwarts! Ho visto dove sedeva Silente!Che emozione!Ho provato anche a smanettare con un legnetto trovato nel parco, ma non c’è stato verso. “Wingardium le-viosa!” Nulla.Si è alzato un capello di Alice ma lei sostiene che sia stato il vento. Non potete immaginà la faccia di Ali. Si atteggiava a Hermione. Ovviamente abbiamo fatto anche la scalinata del college e lì davvero sembra che ci sia la McGranitt ad aspettarti per farti il cazziatone.

Eravamo talmente prese che Andrea ci ha dovuto dire “Tesore? La smettete di pronunciare formule magiche?” la risposta è stata “Peggio per te, se incontriamo Malfoy non ti difendiamo. Alohomora!!” Nulla. Evabbè.

Sulla via del ritorno abbiamo visitato il nostro posto. Cioè, noi vorremmo vivere qui, senza dubbio. Partiti da casa con l’idea di visitare questo delizioso paesino, siamo rimasti scioccati da tanta bellezza. Bibury è il tipico villaggio inglese. Case di pietra in mezzo al verde. Io e Alice abbiamo pure scelto la nostra casa, quella là:


Non è magnifica? In questo posto ci abbiamo lasciato un pezzo di cuore da quanto è bello. Quando immaginate A Casa di Simo, potete immaginare questo, perché io starei lì.

Il giorno dopo decidiamo per Salisbury. Bellissima città con un grande parco intorno alla cattedrale. La giornata e la temperatura era così bella che non saremmo mai venuti via. Ci siamo stravaccati sulla panchina e il panino che abbiamo mangiato ci è sembrato il più buono del mondo. Io e Andrea ci siamo stesi sulla panchina di legno come Julia Roberts e Hught Grant de noattri. Non mi ha letto la dedica come fa lui in Notting Hill, ma l’atmosfera era uguale.

Insomma.

Cioè, io non sono lei e manco lui è lui, però è stato romantico, fino a che Alice non ci ha detto “Dai, baciatevi a pesce palla!” E ho detto tutto.

Poteva finire tutto in bellezza? Certo che no! Mentre riponevo la macchina fotografica, mi ha punto un’ape. Un’ape stronza si intende. Mi ha punto un dito, ma io pronta e preparata che nemmeno un chirurgo al pronto soccorso, ho subito preso lo stick in borsa. Il medico di guardia è andato a chiedere del ghiaccio al bistrò più vicino e la piccola infermiera mi ha tenuto la borsa. Tutto ciò ha impedito che il mio anulare assumesse le sembianze di un wurstel. Tutto bene. ER ci fa un baffo.

Sulla via del ritorno…”T’ho guarda!Qui vicino c’è Stonehenge!” Ecchenoncivogliamo andare?

Direi che ste pietre, (che sembrano messe a cazzo di cane, invece c’hanno pure un significato) hanno un certo fascino. Non so spiegarlo. Son messe su una vallata deserta, tutta verde, magnifica, e queste pietre stanno lì bone bone, silenziose, con miliardi di persone che nei secoli si son chieste “Ma che minchia vorranno dì?” Io non lo so, ma ci è piaciuto tanto. E poi quei jeansini lasciati lì (5° foto) come sono suggestivi? No, eh?

Sulla strada di ritorno ci facciamo distrarre dal cartello Winchester. Ecchenontivuoifermare? Winchester magari sarebbe stata anche bella, se non fosse che l’abbiamo visitata la sera tardi e quindi zero gente, zero vita e negozi chiusi. Abbiamo visitato la cattedrale dove io ho avuto l’onore (l’onore?) di vedere dove è sepolta Jane Austen. Devo dire che vedere la sua tomba mi ha fatto un effetto strano, sarà perché lei mi piace molto e sapere che era lì anche se nell’aldilà (ma come parlo?), insomma, è stato bello.

Ormai presi dall’entusiasmo il giorno dopo decidiamo di visitare Windsor.

E’ l’unico giorno che il tempo è incerto e ci accompagna una pioggerellina proprio in stile inglese, quella che sembra che non ti bagni e invece poi sei mezzo come un pulcino in una pozzanghera. Abbiamo tirato fuori i nostri mantelli gialli stile Batman con l’ittero e sprezzanti della pioggia abbiamo visitato il castello. Il Signore deve aver avuto uno sturbo a vederci tutti gialli canarino, che ha deciso di far smettere di piovere dopo dieci minuti. La visita al castello è stata fantastica. Paghi uno stonfo ma è tutto super preciso e organizzato. In dotazione col biglietto (e vorrei anche vedè!) ti muniscono di cuffiette e spiegazione nella tua lingua. Tutto il percorso è numerato e basta che tu digiti il numerino davanti a te che parte il disco con tutta la spiegazione. Penso sia stata una delle poche volte in cui ho capito qualcosa. Ovvio che eravamo un filino impacciati tra borse, zaini, digitale, radiolina, cuffiette e chi più ne ha più ne metta. Ci mancava un cane guida ed eravamo a posto.

Alice ha dato il meglio di sé “Mamma guarda, quello sembra il fratello di quella del circo!”

Chi era? La guardia inglese. Con la cofana. Come la Orfei. Non fa una piega. Spero solo che non sappia l’italiano. A Windsor ho visto una cosa magnifica che mi ha fatto rimpiangere di non avere anche un bambino piccolo. Sennò sarebbe stata mia, lo so! La targa per il passeggino. Stupenda. A Windsor abbiamo girovagato pure per i negozi provandoci cappelli scozzesi, giacche di montone e poggiandoci su bastoni con testa d’anatra. E' qui che voglio passare la mia vecchiaia, a mangiare biscotti al burro per i parchi, su plaid scozzesi e la giacca di tweed sulle spalle, fino a morire di colesterolo. Il bello è che tutto quello che dico è il classico esempio dell’inglese ma è ciò che abbiamo trovato per davvero. Pure i vecchietti son ganzi. Fieri e autonomi che non si vergognano a girare in centro con i treppiedi e la borsa della spesa. Vanno piano piano come lumachine e si fermano a parlottare con te volentieri. Troppo teneri.

Sulla via del ritorno ci fermiamo a Henley on Thames, villaggino dove si svolge un’importante regata sul Tamigi. Il paesello in sé per sé, è caruccio, ma ricorderemo quel posto per un altro evento. Stavano girando un film!

O almeno ci sembrava.

“Simo, guarda!Colin Firth”

“NOOOO!!!!BELLLOO!!!!DAVVEROOOOOO?????”

“No, stavo scherzando”

Curiosi come bertucce abbiamo parcheggiato la macchina e ci siamo diretti nella piazza dove c’erano le riprese. Ci intrufoliamo che manco un paparazzo e.. Oddio, un film! Magari mi inquadrano per sbaglio! Magari, vista la mia faccia fantastica mi chiedono, così su due piedi, di fare la comparsa!Chi è quella là in mezzo con l’occhio di bue puntato addosso? Mmh…somiglia…ma non è…ma chi è? Io non la conosco, ma magari è un’attrice famosa giovane che hanno truccato da vecchia…magari è davvero vecchia…magari non è proprio nessuno…magari non è manco un film…

Morale: stavano girando uno spot televisivo sui cani. Presumo con gente comune. Niente volti noti.

Alla fine della nostra incursione notiamo un cartello che recita più o meno così “Se oltrepassate questo punto sappiate che potreste essere ripresi dalle telecamere durante la registrazione dello spot”. Troppo tardi. Avevamo già fatto quel pezzetto. Quindi sappiate che se in Italia o all’estero vi imbattete nella BBC e mentre guardate la pubblicità vi pare che quella donna somigli alla Simo, non pensate di essere ‘mbriachi. E’ la Simo.

L’indomani visita a Bath (6° foto). Città magnifica con terme romane. Anche qui visita organizzatissima con la radiolina all’orecchio. Sembravamo una mandria di italiani in gita durante un derby. Tutti concentrati ad ascoltare l’apparecchietto. La città è molto bella e anche suggestiva. Durante la visita alle terme romane non ci siamo fatti scappare la cugina di primo grado della Orfei che sfoggiava una capigliatura che se c’entra una mosca manco col filo di Arianna trova la via d’uscita(Era una figurante vestita da antica romana, ma presumo che lei fosse antica per davvero e anche un po' imbalsamata)Abbiamo mangiato il nostro panozzo nel prato della rotonda. Davvero. Una signora rotonda, ovvio. E non eravamo mica soli, no, c’era altra gente. Che vi devo dire: esperienze di vita.

Abbiamo fatto compere (chevveloridicoaffà): Andrea si è preso due maglie da rugby e io un cappellino da vera signora inglese. Attempata.

Al nostro ritorno alla casetta ci aspettava una piacevole sorpresa: un leprotto davanti alla porta. So che magari a noi adulti non ce ne po’ fregà de meno, ma ad Alice sì.Ha incenerito con lo sguardo suo padre quando ha sentito che mi sussurrava “Se rimaniamo a corto di cibo lo facciamo con due patate”. Devo dire che a quel punto gli ho guardato i cosciotti. Che bella famiglia.

Ed eccoci arrivati al mercoledì e decidiamo…Londra!(7° foto)

Arrivare a Londra con la macchina è come spararsi in una tempia, non hai via di scampo. Allora il mio ammmore tanto tanto previdente aveva già visto da casa che era possibile fare nartra furbata (pane e volpe mi mangia la mattina), e cioè prendere il treno a Maidenhead(distante solo 3 km dalla nostra dimora) che ti porta alla stazione di Paddington in poco più di mezz’ora.

Quindi a Londra in treno. E che vi devo dire di Londra? Parla da sé. Magnifica e stupenda come sempre. Abbiamo visitato i punti cruciali con puntatina nei mega negozi di Covent Garden, applaudito gli artisti di strada e inciampato negli scalini della metro e anche senza approfondire troppo per mancanza di tempo ce la siamo goduta alla grande. Abbiamo pure deciso di fare un po’ di shopping pure da Harrod’s che nel lontano ’93 non avevamo visitato. Rettifico: l’idea era di fare shopping da Harrod’s ma ancora non avevamo visto i prezzi. Minchia! Una ciotolina per il cane costa come comprare un alano in Italia, una fascia per i capelli come dieci sedute dal parrucchiere e una giacca come un abito da sposa. Non fa per noi. Quindi bello bello bello ma caro caro caro. Ho trovato solo un filino inquietante la statua a grandezza naturale di Al-Fayed che sta lì come per dirti “Visto che roba?”. Comunque da visitare e avrei comprato tutto. TUTTO. Roba super sciccosa, fine, elegante, con le commesse e i commessi belli, magri e in tiro, tutti profumati e le signorine coi tacchi e il tailleur, luci soffuse, musica perfetta, trasudava soldi e ricchezza da far paura. Infatti noi tre (un po’ stanchi, sudati e con zaini e zainetti) ci siamo guardati e ci siamo detti “Amò, che ci facciamo noi qua dentro?”

Quindi abbiamo girottolato toccando tutto e comprando niente e mi sono sentita tutto il tempo Becky Bloomwood. Avrei prosciugato la carta di credito in un quarto d’ora.


Da regina dello shopping in bianco (nel senso che lì dentro non abbiamo manco respirato per paura che ci facessero pagare l’anidride carbonica da noi emessa), mi sono trasformata in Biancaneve di noattri e ho parlato con uccelli e altri animali. Il mio istinto parecchio bestia ha avuto il sopravvento a St James’s Park, quando ho intrattenuto le persone con il numero degli scoiattoli.

“Venghino siore e siori!!” (ecco a cosa serviva la frutta secca. Per dar da mangiare agli scoiattoli di Londra). Guardatemi, cioè, voglio dire,

vuoi uno scoiattolo? Non c’è problema, dirò a Cip e pure a Ciop di venire da te (la faccia di Alice parla da sola). Io e Alice saremmo state a St James’s tutto il giorno circondate da queste bestioline. Troppo simpatiche! Se non stai attenta ti si infilano in tasca. Se uno si infilava nella tasca dei pantaloni di Andrea sai che figurone!

Azz!Dovevo pensarci prima e nasconderci una nocciolina!

Il penultimo giorno abbiamo deciso di rilassarci nella campagna inglese godendoci due villaggi delle Cotswold. Ribadisco che son posti dove io vivrei tranquillamente e allegramente. Abbiamo visitato Bourton on the water

che chiamano la Venezia del nord per via che il villaggio è attraversato da un corso d’acqua e quindi c‘è un ponticello romantico ogni 50 metri. Secondo voi Simo e Alice alla vista dell’acqua che fanno? No, il tuffo no, anche perché l’acqua era alta dieci centimetri e più che altro c’erano 20 gradi, ma almeno i piedi sì. Ecco, penso di essere morta giusto quei tre o quattro minuti quando per rinfrescarmi ho deciso di mettere i piedi nell’acqua. Quando li ho tolti erano blu tendenti al violetto. In questo villaggio c’erano delle botteghine che sembravano finte da quanto erano belle e abbiamo comprato della marmellata locale e altri ninnoli per la casa, che poi magari vi illustrerò.

L’ultimo giorno prima di raggiungere Dover ci siamo fermati a visitare il castello di Bodiam dove ho scoperto che sotto le mentite spoglie di mia figlia si nasconde un maschiaccio.

“Ganzo, qua si spara!”

“Vuoi sparare?” domando convinta che lei tutta ‘principesse e rosa’ mi risponda con un no. E invece mi ha risposto “Sì, dai!” facendomi contenta. Perché volevo sparare anch’ioooooo!!!!

Quindi armata di casco si è messa a tirare missili. Con la mira che si ritrova non avrebbe colto nemmeno un cammello posto a dieci centimetri, però è talmente galvanizzata che ha voluto provare anche l’armatura, arrampicarsi sulla torre e rinchiudersi la testa nella gogna. Tutta sua madre.


Abbiamo visitato anche altri paesini ma questo post è già lunghissimo e questi sono quelli che ci hanno colpito di più. E poi in Russia si sta bene tutto l’anno.

Avete letto Russia?

Bravi, volevo vedere se eravate sempre attenti o se vi ho fatto addormentare. A breve tutto il reportage fotografico su una cartella a parte, quando sarà pronto vi avvertirò. Ah, dimenticavo,

4690.

Cosa sono? Niente indovinello.

I km. Sono i km fatti. Ma ne è valsa trooooppo la pena!!


No?

35 commenti:

  1. WOW! che vacanza!!!!

    sì, ne è valsa la pena A.S.S.O.L.U.T.A.M.E.N.T.E.

    e poi raccontato da te è tutto più bello :)

    ps. grazie per i complimenti MadiS è unica, i lavori sono ancora in corso, ma tu passa pure domani

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  2. Simo
    che vacanza strepitosa!!!
    4690 chilometri di posti meravigliosi ... io verrei volentieri nella tua casetta a prendere un tè che ne dici???
    ciao Patrizia

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  3. wow, Simo, mi sembrava di essere lì! Che dire? Grazie grazie grazie!!

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  4. Eh beh, direi che ne è proprio valsa la pena!

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  5. volevo dirti che avete fatto una super vacanza. Bravissimi, spero un giorno di potervi copiare...
    il tuo racconto come al solito è divertentissimo :)

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  6. Ma che spettacolo!!!! E' più o meno lo stesso giro che ho fatto io 2 anni fa...e bibury è uno spettacolo!! Grazie per aver messo quelle belle foto!!

    Saluti
    Dario

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  7. Mi hai fatto sognare, mi piacerebbe da morire visitare quei posti. Quella che hai fatto è il mio sogno di vacanza ideale.
    Grazie per averla condivisa!

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  8. E vale anche mooooooooooolto la pena prendersi una pausa di 10 minuti, con un bel caffè (il divano qui sotto non manca) e leggerti tutta d'un fiato perchè come rallegri tu le giornate non ce n'è!
    Vacanza bellissima, in macchina sarà anche una sfacchinata me credo che riesci a godertela molto di più potendo decidere dove, come, quando e quanto fermarti.
    Un bacione

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  9. Wow... mi hai fatto venir voglia di partire!! Consco bene i posti che hai nominato, ci sono stata nelle estati del liceo (per imparare l'inglese.. ihihih!!).. e condivido pienamente il tuo entusiasmo.. anch'io mi trasferirei volentieri in qualche paesino della campagna inglese... L'unica cosa che non condivido è la bellezza di Londr, ci sono stata più di una volta... ecchetidevodì... non mi piace... la trovo fredda... Si sa.. i gusti son gusti!! a presto.. ciauuuu

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  10. bravi bravi bravissimi. i nostri stimati circa 2600 km ancora ci aspettano. partiremo il 12 agosto. complimenti bellissimo viaggio!!!
    ciao!!

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  11. Ciao Simo!
    Che bello questo post.
    Mi hai fatto sognare e ridere allo stesso tempo.
    Come mi piacerebbe fare un viaggio con voi!!!
    E trovo fantastico il tuo entusiasmo, la gioia con cui guardi le cose e ovviamente mi piace la tua famiglia che è come te:stupenda!
    Baci e aspetto le altre foto.
    Nunzia

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  12. che posti meravigliosi!!! Alcuni li ho visitati tanti anni fa.... scusa quando hai detto che ti traferisci?? Io sto già preparando la valigia per venire a trovarvi!!!
    Baci!

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  13. Wow che bel viaggio!!!Avete visto dei posti stupendi!!Io adoro l'inghilterra!!!Carinissime anche le foto!!!bentornaa!

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  14. Ma stupenda!!!!!!
    Mi hai fatto venir voglia di essere con te (una moschina silente e non fastidiosa, giuro!!) per vedere tutti questi posti meravigliosi e ovviamente per ridere con i vostri discorsi (già che vi ho sentito ed è una battuta dietro l'altra!!)
    Complimenti per l'organizzazione... io non ci riuscirei manco se mi impiantano un cervello nuovo... e poi so poco e male l'inglese!!
    Aspetto le altre fotine e grazie per il bellissimo post... mi hai fatto amare l'inghilterra!!!
    UN BACIONE!!

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  15. WOW che viaggione PISA-PARIGI in una botta sola???? complimenti io mi sono sempre fermato in borgogna a mangiare le lumache...

    complimenti per l'organizzazione e per la scelta della casa, davvero deliziosa, hai visto se per caso c'era qualche casetta sfitta?

    4690... avevo paura fossero le foto...

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  16. Io con il mal d'auto di tutta la famiglia non ci sarei arrivata. Neanche in ambulanza. Grandi. Bellissime foto....bravi!!

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  17. Che invidia, Simo!!! Che belle vacanze... sono il mio sogno, fatte così...
    ^__^

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  18. ammzula...4690 km in macchina....mi fai tornare in mente i bei tempi andati in cui giovinetta ho girato mezza europa per un totale di più di 6000km...ahhh i vecchi tempi :)
    senti ma una casettina da affittare in uno di quei paesini proprio "campagna inglese" mica ci sarebbe?

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  19. Vengo a prender un caffe da te nella tua casetta a Bibury è così meravigliosa che magari mi fermo un po di giorni!!!
    Scherzi a parte... il vostro viaggio è stato fantastico, avete visto posti stupendi.... merita tutti i (4690) Km fatti.
    Un bacio

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  20. Ruz le foto sono di più (ah ah ah!!)
    Son contenta che Dario abbia visitato il mio posto nel mondo,è la prova che non dico cazzate.
    Rettifico: cioè, io sparo cazzate sempre, però lì è davvero bello. E son pure felice che altri di voi abbiano visitato alcuni posti che abbiamo fatto noi (ma come scrivo?).
    E mi garba il vostro entusiasmo nel leggere, sapete?L'ho sempre detto che siete fantastici.
    Vi lovvo.
    E ora mettetevi a sedere che vi porto il caffè :-)

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  21. Bellissimo!!!!!! W la TopFamily!!!!

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  22. Ma nessuno vi ha proposto un reality sulla vostra famiglia?Siete fantastici.......si ma lo stronzolino con la candelina sopra è BELLISSIMO,sto ancora ridendo!!!!!

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  23. Che meravigliaaaaa...
    Ne è valsa si la pena..è tutto fantastico..vogliamo le altre foto..mi hanno incantata!!!
    Per la tomba di Jane Austen ti invidio tantissimo..è la mia scrittrice preferita..e condivido in pieno le emozioni che hai provato!
    Un viaggietto coi fiocchi, la foto con Alice e gli scoiattoli è tenerissima..ah dimenticavo auguroni ad Andrea!
    Bacioni tesoro!

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  24. abbelli! azz però che sfacchinata (la mia è invidia, ovvio!) un bacione

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  25. Bella accidenti che super-vacanza! Avete fatto proprio un bel giro...Io non sonp mai stata in Inghilterra ma il tuo minuzioso reportage mi ha fatto davvero vnire la voglia! Comunque bentornata alla vita normale, peccato che le ferie siano finite ma almeno ti è rimasto un bellissimo ricordo no?

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  26. un fantastico giro. bravi. favolosa la faccia della bimba con gli scoiattoli!! non vedo l'ora di partire io.... :) ciao

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  27. allora copia quello che ho scritto io e postalo da te .
    devi mettere il link loro.
    non vinceremo una mazza ,ma tentar non nuoce.
    se vinco io offro da bere a tutte.....
    ci troviamo da qualche parte e facciamo baldoria . ok?
    baci

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  28. Adoro le famiglie che si avventurano... Siete grandi! ;)

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  29. Voglio le foto della scalinata di HArry Potteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer!
    Se non ci sono ti cito per danni. E ti costringo a portarmi con te la prossima volta! ;-)

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  30. Roccia ci sono, ci sono, diciamo che ce n'è una perché era strapieno di gente, ma l'ho fatta ugualmente. Sto scaricando le foto per poi farvele vedere, ma vi interessano? Perché son tre ore che sto a caricà, c'ho un piccì del 15-18 che va più lento di una lumaca zoppa!

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  31. Quanto mi era mancato leggerti Simo!!!!! Insomma tu avevi detto che cis arebbero voluti 10 minuti.. ed invece mè servito un quarto d'ora tondo tondo!!!!!! Si che ne è valsa la pena fare tutti quei Km .. credo che sia stata una fantastica vacanza.. che tu con la tua allegria hai reso più divertente di quel che sarebbe stata!!!! Un abbraccione cara :-D

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  32. Simo, leggerò a puntate, nel frattempo... TI INVIDIOOO!

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  33. "Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore."
    Henri Cartier – Bresson

    Adoro viaggiare e porto sempre con me la mia macchina fotografica, con la quale cerco di bloccare ogni singolo attimo per poterlo rivivere.

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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