domenica 13 gennaio 2013

Tra la Austen e Pretty Woman


Ecco, vediamo di finire questo diario di bordo del viaggio in Inghilterra del sud prima che l'arteriosclerosi si impossessi di me e mi faccia dimenticare tutto.
Dove eravamo rimasti? Ah sì, a Harry Potter.
Oggi siamo al 30 Agosto e decidiamo di visitare Stowe house, una delle più grandi dimore dell'Inghilterra del XVIII secolo. Ormai abbiamo preso sto filone e non lo lasceremo finché non lasciamo la terra della nostra Elisabetta.
Il bello è che per arrivare a questa maestosa casa, devi attraversare una fattoria. Sissignori, una fattoria. 

Che lì per lì ti chiedi se hai sbagliato indirizzo e se non sia il caso di indossare degli stivali di gomma. La strada per arrivare a destinazione è un po' lunga, infatti ti offrono il trenino che fa la spola, ma visto il paesaggio mozzafiato intorno a noi decidiamo di farcela a piedi. Non solo noi, ma anche altre persone decidono di gustarsi il lungo viale alberato che ci condurrà a destinazione.
Stowe è veramente bellissima e si apre a noi come un sipario in tutta la sua maestosità.




 Il parco è enorme, e quando dico enorme intendo che a un certo punto ho temuto “Adesso non ritroveremo più la strada di casa” . Una cosa assurda, alla fine della giornata avremo fatto millemila km a piedi.
La casa, dopo tanta fatica (alimortè) non era visitabile, ma ti lasciano pascolare come capre 'mbriache dove vuoi. Allora abbiamo visto templi, obelischi e un fantastico albergo riparato e in disparte dove avrei dato anche un rene per passarci la notte (ma nel frattempo vista la salita, avevo già perso un polmone). Non è bellissimo?




Ovvio che di Stowe non è che posso dire più di tanto, perché credetemi abbiamo camminato tantissimo nel verde, diciamo che l'abbiamo presa larga, che l'abbiamo assaporata ciondolando senza meta tra un tempio e un altro, con la macchina fotografica che chiedeva pietà.  



Abbiamo scoperto anche l'altro ponte palladiano (ne avevo parlato qui, ricordate?), ed effettivamente sono molto scenici. Inutile dirvi che mi sono vista attraversarlo con l'abito lungo e un libro di poesie in mano mentre Andrea col calesse mi salutava da lontano...e Alice, oh bhè Alice raccoglieva fiori e ... e... parte la colonna sonora e la scritta THE END.
Okay basta.Torniamo a noi. Pieni di verde come tre ramarri e stanchi morti come tre maratoneti fuori allenamento, facciamo la strada di  ritorno, con io che sogno di sdraiarmi sul trenino. Scopro poi con orrore che l'orario del trenino è già bell'e passato e non ci resta che intraprendere di nuovo il viale alberato trasportandomi le gambe come due tronchi di legno. Nel tragitto sogno treni, calessi, pony e maiali con la sella o qualsiasi mezzo di locomozione esistente.
Che poi, quando io viaggio non lo faccio solo fisicamente, mi faccio prendere proprio la mano, entro in un'altra dimensione e per una appassionata di libri e film come me è un casino. E' come passare da un set all'altro. Qua mi pareva di essere in un romanzo della Austen o delle sorelle Bronte, tempo di tornare alla casetta e mi pare di essere dentro Pretty Woman. E sapete perché? Perché davanti alla nostra casina quel giorno c'erano le corse dei cavalli.


"Guardate, le corse dei cavalli!Dio che voglia di calpestare il prato per rimettere a posto le zolle!"
"Pè rimettere a posto che?"
"Le zolle!Come Vivian ed Edward!E' la scena di quando loro sono alle corse, no? dove lei c'ha quel delizioso vestitino a pois marrone, che poi incontra il biondo e lui accecato dalla gelosia spiffera a quell'altro che   in effetti è una mignotta, che poi..."
"Ho capito, ho capito.Le zolle. Simo, sta anche per piovere, si va a casina?Eh, amore?"
"Un attimo!guarda che bellezza, quando mai ci ricapita di vedere delle corse?"
"In San Rossore, ogni domenica" (ippodromo della mia città. ndr)
"Seeeeeeee!!Ma qui è più bello!Senti, senti che aria!" in effetti l'aria sapeva un po' di merdina, ma io non c'ho fatto caso. Era troppo bello, davvero si sentiva l'essenza dell'ippica inglese. 
Siamo rimasti lì tutti e tre a vedere le partenze, i cavalli, i fantini e tutto il cucuzzaro fino a che Andrea non ha deciso con Ali di rincasare. Ma io volevo fa' le foto e vedere chi vinceva e fare pure il tifo, non lo so per chi, ma lo volevo fa'. "Amò, io intanto mi avvio a casa a fare la doccia. Almeno tirati su il cappuccio che piove"
"Sì"
"Fai a modo"
"Sì"
Le ultime parole famose. Ne ho combinata una delle mie.Poteva essere diversamente se mi lasciano sola in un frangente del genere? Non conosco il posto, né la lingua, né tanto meno le regole del gioco.
Fatto sta che mi sento troppo una ganza. C'è l'acquerugiola che mi bagna il volto e porcazozza anche un po' la macchina fotografica, ma voglio immortalare questo momento, questi signorotti di una certa età in giacca e cravatta che controllano l'orologio e il prato come fanno davvero nei film. Dio, che emozione!
Sono pronta a scattare le foto ai cavalli in corsa. Dal monitor capisco che mancano pochi minuti. Sono pronta. Ecco che l'omino all'altoparlante dice qualcosa, sono elettrizzata manco fossi io il fantino, manco fossi Aceto e stessi per correre per il palio di Siena.
Partiti!Sììììììì!!Minchia, il galoppo si sente fin qua, sembra tremi anche il terreno. Impugno la macchina e... FOTOFLASH!FOTOFLASH! Eccoli inquadrati, anche se da lontano FOTOFLASH!FOTOFLASH!Arrivano  un pochino più vicini...FOTOFLASH!FOTOFLASH!...ma... che succede? 
"Oh salve!"
Un omino in giacca e cravatta mi saluta!Deve aver capito che sono una turista appassionata di ippica (anche se non saprei riconoscere uno stallone da un mulo). Lui si sbraccia con tutte e due le mani adesso e mi dice qualcosa che io non capisco. Ma sicuramente è qualcosa di carino.
"Salve!Bella gara, sì!!!"
Ora si sbracciano in due. Ma che carini qui in Inghilterra, da noi manco ti saluta il panettiere, per dire.
FOTOFLASH!FOTOFLASH!
Eccone un altro che mi viene incontro. E' un po' affannato a dire il vero, credo che abbia scavalcato pure una staccionata per venire a salutarmi. Sto per scattare un' altra foto quando lui, urlando come tarzan, mi fa "NOOOOO FLASH!!!NOOOOOFLASH!!!!!!NOOOOOO FLASHHHHHH!!!"
Ah.
No flash.
Cioè, manco due foto posso fa'. Mi faccio piccola così e l'omino, un po' incazzato a dire la verità, scuote la testa. Mi hanno spiegato poi che ho rischiato di far imbizzarrire i cavalli con il flash della macchina fotografica. Ho rischiato di mandare puttane una gara ippica di Salisbury. No, ma son cose.
Se non io, chi altri?
Quando al ritorno l'ho raccontato ad Andrea, ha detto "Lo sapevo io. Lo sapevo che non ti potevo lasciare sola" Ma rideva sotto i baffi che non ha.
E' un uomo coraggioso, lui.





8 commenti:

  1. il maiale con la sella!!..solo tu potevi trovare 'na roba cosi'!comunque per colpa tua sto rompendo Ciruzzo mio notevolmete con "vogliandareininghilterravoglioandareininghilterra!!"mi sa che devo andare in Inghilterra,spero quest'estate!
    le foto sono bellissime!
    ciao
    simona

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  2. Non ti si può lasciar da sola. Immagino già qusli potrvano essere i titoli dei notixiari inglesi.
    " Pazza italiana scatena il finimondo all'ippodromo...3 fantini feriti disarciobati da cavalli imbizzarriti..."
    Ma quanti ho riso pensando alla scena dei tizi che cercavano di fermarti! :-D
    Le tue foto sono meravigliose e i tuoi post sempre stupendi da leggere: dall'inizio alla fine!!
    Baciotti.
    Nunzia

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  3. Scusa gli errori...sto scrivendo col telefono e faccio uno scempio delle parole...:-(

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  4. Anch'io ho immaginato la scena di quelli che cercavano di fermarti...ma veramente ho immaginato tutto il resto perchè leggere te sembra di leggere un libro e allora le immagini te le fai tu.
    Però sai che sarebbe bello vedere un tuo video durante una delle tue "performance"...
    Ciao e buona settimana Leti

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    1. Ma sai, la scena è stata anche più semplice vista da fuori, gente che si sbracciava e io con faccia da orata lessa che capivo tutt'altro. Però scritta fa un altro effetto :-D

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  5. ....no....secondo me è andata che siccome sapevano che nei paraggi c'era la minchiablogger, hanno messo su in fretta e furia sta gara ippica perchè volevano vedere cosa ti saresti inventata....era un truman show!!!! tanto qualcosa lo combini per farci ridere no??? bacio...mattacchiona!
    Pat

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  6. fantastica....ma avevi anche il cappellocofano alla Camilla Parker B.?

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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