UNA DOMENICA BESTIALE

Io adoro fotografare. E qui ci siamo. Ovviamente non ci riesco benissimo. E qui ci siamo. E a volte mi prenderei a martellate le tempie perché mi dimentico di portare la digitale dietro. Non è che mi capiti sempre di fotografare chissà chi o chissà che, però un giorno mi avrebbe fatto comodo,così, tanto per illustrare con mie foto questo fatto invece di avvalermi di foto estrapolate da Internet.

Precisamente quel giorno che siamo andati a fare shopping ed è successa una cosa degna di Quark.

Eravamo di ritorno da un centro commerciale e tra quello e il parcheggio c’è un corso d’acqua nemmeno troppo pulita. Per oltrepassarlo, naturalmente, c’è un ponticello, romantico e bello come un rutto di Bud Spencer. Ho reso l’idea?

Andrea, con lo scontrino e le buste in mano, si mette a fare due conti

“Allora Simo, dimmi un po’…il 30% di 79.90 sarebbe?...mmhh…”

Faccio velocemente due calcoli “Se fossero 80 euro sarebbero…vediamo…24 euro…dai, un po’ meno di 24 euro.”

“Brava!...Che bestia!!”

“Grazie, ma sono abituata col negozio…”

“Ma non te, quella lì!”

Sotto al ponticello, sulla riva del corso d’acqua, c’era una bestia pelosa marrone.

Alice ha fatto “WOW! Bello!Ganzo!Forte!!”

“Sai che cosa è?”

“No”

La gente che attraversava il ponte si fermava e tirava fuori il cellulare per immortalare questa bestia.

Poco dopo ci siamo tutti accorti che ce n’era un’altra che nuotava poco distante.

Io e Andrea, figli segreti di Piero Angela, abbiamo subito capito che si trattava di una nutria ma vi posso assicurare che ne abbiamo sentite di tutti i colori dalla gente che passava di lì.

E’ stato detto:

è un ratto gigante (sì, che ora ci magna tutti quanti, partendo dal più cretino)

è un castoro delle montagne (certo, è proprio Don Ciak Castoro)

è una marmotta (Ecco.Infatti accanto al centro commerciale hanno appena aperto gli impianti sciistici, razza di microcefalo)

è una talpa (siamo fuori dal tu-nel nel nel nel!! Ma non lo vedi che non c’è una buca manco a pagarla? Dove vive secondo te, ‘sta talpa? Nel tavolo da biliardo in vendita a metà prezzo nel negozio qui accanto?)

è una lontra (ma la lontra è bellina!Fossi la lontra mi sentirei un filino offesa!E’ più longilinea, più signorile, con la sua bella faccina. Ma vedi ‘sta qua che culo che tiene? E’ come paragonare Carla Bruni a Marisa Laurito!)

è un tapiro (Bravo. Te lo diamo a te, quello d’oro e bello grosso. Ma sul cervelletto!)

Ovviamente sono stata tentata tentata di dire “Vi sbagliate tutti, è un porcellino d’India scappato dalla fiera”E come minimo ci avrebbero creduto.

Ma poi ho detto la verità al pubblico lì presente, e mi sono sentita troppo intelligente! “E’ una nutria…probabilmente una femmina” ho aggiunto con enfasi e un cenno della mano. Cazzo, se avevo la macchina fotografica facevo un figurone!

“Come fa a saperlo?” mi ha chiesto una signora.

Perché son scesa giù e gli ho fatto una visita ginecologica.Naturalmente.

“Ma non lo vede che ci sono anche i piccoli?!” Ho scovato anche i cuccioli, è il mio istinto materno bestiale,lo so. Bestiale perché, come sapete, io son bestia nel profondo, mica per altro. I cuccioli però son carucci! Ho dovuto trattenere Alice perché stava per lanciarsi dal ponte con un elastico dei capelli a mo’ di bungee jumping, per prenderne giusto tre o quattro da portare a casa.

Un ragazzo si è sporto e ha detto “Mi ricorda mia suocera”. Complimenti alla signora.

Un altro ha detto “Peccato che sia un animale sporco , con la coda a ratto, troppo peloso e puzzolente, altrimenti sarebbe bellino”

E’ come dire “Peccato che io sia strabico, zoppo, sdentato e con l’orecchie a sventola, se no assomiglierei a Brad Pitt”. Paro paro.

Non mi sono trattenuta e ho voluto fare due foto col cellulare. Son venute così bene che si vede tutto tranne la nutria. La foto è tutta uno sfondo verde scuro, con un rigagnolo d’acqua. Sembra abbia fotografato la foresta di Sherwood. Di notte.

Avrei voluto scattare io una foto come questa:

Avete qualche suggerimento per far sì che io mi ricordi di mettere la macchina fotografica in borsa, ogni volta che mi muovo di casa?

Perché, fotografare un bestia che sembra un topo ingrassato dopo una cura ormonale, son soddisfazioni.