mercoledì 19 agosto 2015

La mamma italica e il cibo


                                                                   Foto: http://4marketing.biz/





Se c'è una cosa che accomuna tutte le mamme italiane degli anni 40/50 è il loro rapporto con il cibo. Nei tuoi confronti però. Che tu abbia 5, 10 o 40 anni per la mamma italica mangi sempre troppo poco. Il suo sogno non è nutrirti, no. È farti assumere le sembianze di un dirigibile. E a volte non capisce come mai il pediatra insista tanto a farle usare il cucchiaio per imboccare il nipotino quando lei troverebbe così comoda una pala.
Per lei il nipotino o i figli sono sempre troppo magri, emaciati, malnutriti. Se ha un figlio maschio poi, guarderà prima il figlio con aria pietosa e poi la nuora con profondo odio perché “Chissà che ti fa mangiare quella. Probabilmente solo bacche, muschi e licheni.”
Mi' madre non è da meno. Mi' madre è il classico esempio di mamma italica fiera della sua cucina. Mi' madre se entri in casa e dici “Sono a dieta,” ti prende a calci in culo e ti rispedisce al mittente. In casa mia, in poche parole, devi magna'. E quantoevveroiddio, la cucina di mi'madre è favolosa. Cucina da DIO quella santa donna ed è davvero difficile dire basta.
Nonostante ciò, dopo una porzione di lasagne, un piatto di spaghetti alle vongole, un tacchino ripieno, un brontosauro in salmì, uno struzzo in umido con patate e un profiterol con così tante palle che pare di essere a Natale, se dici “Basta.” lei si offende a morte e se foste amici su Facebook vi leverebbe l'amicizia.
La mamma italica degli anni 40/50 ha anche un concetto tutto suo di cibo salutare.
Tipo:
  • i carciofi fritti fanno bene perché è verdura.
  • L'olio a crudo fa bene abbestia quindi cosa vuoi che sia mezza bottiglia nell'insalata che poi salti la staccionata come Nino Castelnuovo nella pubblicità dell'olio Cuore.
  • Il pane a mo' di scarpetta nell'intingolo col soffritto è quello che più si avvicina al concetto “La dieta Zona." E la 'zona' è esattamente l'angolino a destra del piatto dove si raduna tutto l'olio.
  • La trippa fa bene perché è lessa.
  • Le verdure lesse e  il petto di pollo sono roba da ospedale e se le mangi vuol dire che stai per mori'.
  • La carne invece  fa sangue, quindi magnati sta bistecca di muflone.
  • Lo yogurt magro è il male.
  • La frutta un optional.
  • I cereali non pervenuti.
  • Le tre dita di olio in fondo al tegame in realtà non è olio ma l'ACQUA NATURALE rilasciata dal prodotto. Il fatto che ci potresti fare il cambio olio dell'auto è solo un dettaglio.
  • La frittata con un uovo è da sfigati. Se non ne usi almeno quattro non meriti nemmeno il buongiorno la mattina.
  • “Questo non è olio,” è la frase proferita dalla mamma italica mentre guardi con orrore i numerosi cerchi galleggiare nella minestra. Se li unisci ti appare Sora Lella che ti dice “Ha ragione tu' madre.”
  • Se dopo una cena con 27 portate non accetti il dolce a cinque strati puoi ritenerti morto.
  • La panna è solo decorazione e poi non fa male perché i prodotti bianchi sono genuini. Tipo i finocchi. E poi in origine è latte. “Che fa male il latte?Essù.”
  • La melanzana viene riconosciuta solo sotto forma di parmigiana. Per il resto potrebbe essere scambiata per una pera tumefatta.
  • Se per i tuoi piatti non fai il soffritto non meriti la vita su questa terra. Estinguiti, per cortesia.
  • Non è umanamente accettabile mangiare senza pane. Piuttosto si mangia senza tavolino, senza sedie, senza cucina, senza posate ma il pane ci deve essere. E se non mangi il pane vieni guardata come se tu avessi appena detto di essere una terrorista.
  • L'antipasto della mamma italica è una roba così contenuta che ci potresti sfamare un quarto d'Africa. “Ma è solo l'inizio,” è la giustificazione alle 56 portate che seguiranno dopo.
  • La salsiccia in umido è magra. In fin dei conti è solo carne magra macinata, infilata in un budellino e cotta col pomodoro dell'orto. Il pomodoro dell'orto in effetti è anche bio. 
  • Il sugo al coniglio ha questa percentuale: coniglio :2%. Unguento per le benedizioni: 98%
  • La pasta integrale si autodistrugge dalla vergogna sullo scaffale dell'Iper al passaggio della mamma italica e si fa domande esistenziali del tipo “Che cazzo ci sto a fare al mondo.”
  • Idem per le bacche di goji che mi'madre scambierebbe per concime per ortensie.
  • Il sale è un dono del cielo come la neve e il dietologo un essere umano da eliminare come una blatta.

  • Infine il digestivo di cui fai uso dopo aver mangiato a casa loro, non è per la cucina. Sei te che c'hai un fisico di merda. Sia chiaro.



mercoledì 5 agosto 2015

La verità, prima di tutto


                                                                                     Foto: http://www.leiweb.it/


Eccola. È lì davanti a te, magari in fila alla posta o al bar dello stabilimento balneare. Alta, magra, addominali scolpiti e un culo così sodo che ci può schiacciare le noci. E sì, lo ammetti: è una gnocca. Perché noi donne, al contrario degli uomini (quando si tratta di ammettere la virilità dello stesso sesso) sappiamo anche essere obiettive. Se una è figa lo diciamo: è figa, non ci sta niente da fare. Magari sta tipa fa anche due battute ed è pure simpatica. Praticamente una dea. Quando sei lì che pensi che dovresti assolutamente buttare giù almeno tre kg, le rivolgono la fatidica domanda: “Ma daiiii! Ma come fai a essere così bella e così in forma?” E mentre te tiri fuori dalla borsa un taccuino per annotare la sua dieta, il nome del suo personal trainer e pure a quale Santo è devota, lei giuliva esclama la più grande cazzata del secolo:
“Chi ioooo? Ma che scherzi? MANGIO TUTTO CIO' CHE VOGLIO E NON FACCIO SPORT. È SOLO COSTITUZIONE!!”
Ora. Ma mi vuoi far incazzare di brutto?
Che. Cazzo. Stai. Dicendo. Santoiddio?
Ma perché non dici che mangi una nespola al giorno, quando ti va bene, e ti sfondi in palestra?
E no, non sto zitta perché so quel che dico, cara mia. Fino a 25 anni, grazie a dello sport sfrenato e al mio spostarmi in bicicletta ti c'avevo un fisico che lèvate. Quando ci penso mi metterei a piangere. E no, non era costituzione, era perché mi sfondavo tra lavoro, allenamenti e bicicletta. Era perché seguivo un'alimentazione corretta (sempre per via dell'attività agonistica) e anche quando mi mangiavo un piatto di pasta il mio metabolismo la bruciava in dieci minuti.
Se vuoi un fisico tonico e magro o mangi moderato e fai sport o fai sport e mangi moderato, non se ne esce.
E non è costituzione perché se fosse costituzione, adesso, pur non facendo la medesima vita, sarei uguale, ti pare? Invece no, porcatroia.
Ma che ne vuoi sapere tu. Ma ditelo che fate sport! Ditelo che vi contate le calorie! Ditelo che vi piace entrare in una taglia 40, perché pensate un po', piace anche a me. Ma un fisico magro, tonico e scolpito te lo devi sudare. E non sempre abbiamo voglia, tho. Ma si sa, le donne prima di ammettere “Sì, per avere 'sto fisico sto attenta a quel che mangio e vado in palestra tutti i giorni,” piuttosto si affogano nel bidet.
Invece no, bisogna dirlo. Perché lo sport fa bene, in primis. E poi perché sei sincera e più simpatica. In caso contrario sappi che non ti crede nessuno, non puoi avere un fisico scolpito e affermare “Lo sport? Non so cosa sia!Sono solo fortunata!”
Mavvatelapijanderculo.
E perché io e altre centinaia di donne non abbiamo sta fortuna? Ndo sei andata, a Lourdes? Che dobbiamo fa'? No, ma diccelo te. Illuminaci. Perché così evitiamo di andare in palestra o a correre contro voglia, evitiamo di preferire un sedano crudo a una pizza quattro stagioni, di provare creme miracolose, di piangere davanti a un tubino taglia 42, di strappare con uno starnuto quello taglia 40, di 'regolarci' a tavola, di costringerci a riprendere a fare dello sport dopo che il medico ha spulciato con fare severo le tue analisi (qualsiasi riferimento a persone di nome Simo è puramente casuale) e di bere due litri di acqua con la pia illusione che l'acqua toglie acqua. L'acqua invece non toglie una beata ceppa, ma bevete che vi fa bene a un sacco di altre cose. Date retta a Simo.
Questo inverno ci sono state delle sere che mi sono fatta violenza ad andare in palestra, lo ammetto. Quelle sere fredde che sei già sul divano in 'modalità plaid e tè caldo'. Poi però ci vado uguale, perché ho una coach bravissima che mi fa sudare ma divertire un mondo, un gruppo di ragazze con cui mi trovo alla grande, perché dopo sto meglio, perché mi fa bene e perché me l'ha ordinato il dottore. Sì, ora, a 42 anni suonati, ci si mette pure lui a dirmi “Devi sudare, fare sport, perché l'alternativa sono queste,” e mi mette davanti una scatola di pillole.
Quindi, anche con sto caldo, vado a camminare un'ora, o a correre e sì, lo ammetto: sono un po' dimagrita, la notte dormo meglio, non mi gonfiano le gambe, se bevo molta acqua mi fa meno male anche la schiena (poi ve la spiego) e sono rientrata in un tubino taglia 42. Gioia e gaudio. Alè!
Ma bestemmio ogni volta che installo Runtastic, sia chiaro. Perché io non avrei voglia. Quindi a chi mi dice “Wow come sei in forma!” non rispondo “Visto? Guarda non so come sia possibile, forse è costituzione!” ma:
“Hai visto? Non sai che fatica. Infatti se vedi una cretina a correre per i campi anche ora ad Agosto sappi che sono io. PORCATROIA.”

Perché la verità, prima di tutto.

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