giovedì 4 febbraio 2016

Mamme che non lavorano VS mamme che lavorano


                                                                                     (Foto: http://www.pianetadonna.it/)



Dopo la guerra delle mamme che allattano contro quelle che non allattano
ce n'è una che davvero non capisco: le mamme che non lavorano che fanno la guerra a quelle che lavorano e viceversa.
Le prime accusano le altre di essere donne in carriera senza scrupoli, di non godersi e trascurare i figli (e averli fatti per farli crescere dai nonni) di mettere al primo posto il lavoro, l'avanzamento di carriera,  di essere arriviste e tremendamente egoiste.
Le seconde accusano le prime di essere vagabonde, delle donnicciole senza spina dorsale devote solo al bucato e al folletto e delle mantenute che prosciugano lo stipendio del marito per andarsi a fare la ceretta o comprarsi una borsa.
Allora: sia che si guardi da una parte sia che si guardi dall'altra, queste accuse, oltre a essere offensive e maleducate, secondo me non hanno motivo di essere sguainate per difendere la propria posizione. Perché di questo si tratta. Sia che una donna faccia la casalinga, sia che una donna sia una lavoratrice indefessa, non c'è motivo di perorare la propria causa e sapete perché? Perché sono scelte personali e non c'è una cosa giusta e una sbagliata. C'è solo una cosa giusta per ognuna di noi.
Ci sono donne che si sentono realizzate prendendosi cura solamente della casa e dei figli. E lo fanno per scelta.
Ci sono donne che si prendono cura della casa e dei figli e fanno le casalinghe perché purtroppo non c'è lavoro (ma questo è un discorso a parte che, nei casi in cui il livore tocca picchi altissimi verrà usato dalle mamme lavoratrici con la fatidica frase “Seee, se tu lo cercassi vedrai lo troveresti!”)
Ci sono donne che si prendono cura della casa, dei figli e tho! lavorano. A volte per scelta a volte perché uno stipendio solo non basta. Sono super eroine? A volte. A volte no, sono semplicemente delle mamme che ce la fanno. Spesso con l'aiuto dei nonni, altrettanto spesso da sole.
Ci sono donne che scelgono di lavorare tutto il giorno anche se potrebbero permettersi di stare a casa coi figli, il cane, il gatto e fare il punto croce, perché a loro piace lavorare, sentirsi economicamente autonome e fare cose, incontrare gente e avere il sacrosanto diritto di esercitare una professione per la quale hanno studiato tanto.
Non c'è una soluzione perfetta per tutte. C'è una soluzione perfetta per ognuna di noi. E, salvo dei casi, ce la scegliamo. O comunque faremo di tutto per avvicinarci allo stile di vita lavorativo che ci siamo prefissate o che ci è più congeniale.
(Non a caso, una volta mamme, chiediamo il part time, che secondo me rimane la soluzione ottimale per una mamma)
Io non mi sento di demonizzare la donna in carriera che sta fuori tutto il giorno. Magari è una donna che si è fatta un culo tanto nello studio, ha speso denaro, energie, tempo, e pacchi di neuroni per arrivare dove è arrivata e cosa le dobbiamo dire? “Uè, ciccia, adesso mica vorrai fare un figlio e continuare a lavorare? Cioè, se lavori tutto il giorno mica puoi fare la mamma.” E chi l'ha detto? Magari, proprio lei che lavora tutto il giorno fuori casa, può essere una madre migliore di quella che ti aspetta fuori da scuola tutti i giorni. Una donna realizzata (in qualsiasi campo) e soddisfatta, sarà una mamma felice.
Dall'altra parte non mi sento di demonizzare chi fa la casalinga per scelta. Se tu decidi di dedicarti esclusivamente alla famiglia (attenzione, bene o male anche le altre lo fanno, magari con un aiuto nelle pulizie- ma anche qui, che vi incazzate, mica gliela pagate voi la signora) e stai bene e ti senti realizzata così, perché devo chiamarti mantenuta? Perché ti devo vedere come un'arpia che non vede l'ora di mettere le mani sullo stipendio del marito per andare a farsi quattro salti in profumeria e accusarti con la classica frase “Tanto non c'hai da fare un cazzo?”
E anche qui, se la vivi bene e per scelta, sarai una madre serena. Se ti viene imposta per mancanza di lavoro o perché il marito vuole così, sarai una madre nervosa, imbruttita, che vive lo stare in casa una sorta di prigione.
Senza dimenticare che a volte dietro a una scelta che sembra prettamente personale, c'è dietro una stenderia di decisioni prese in due
Ci sono mariti che si fanno in quattro per permettere alla moglie di avere una carriera importante (fanno il bucato, la spesa, aiutano in casa, gestiscono i bambini) e ci sono mariti che si fanno in quattro (straordinari e un culo grosso così) per permettere alla moglie di stare a casa e occuparsi del nido.
Quindi come si può sindacare cosa è meglio e cosa è peggio?
Chi, è meglio di chi? Perché di questo si parla. Di chi si sente superiore rispetto all'altra perdendo di vista, ancora una volta, che non c'è una soluzione per tutte. Ripeto: c'è una soluzione per ognuna di noi. E sono tante, tantissime, e con mille sfaccettature.
Quindi se tu mamma, sorridi allo specchio alle 7 di mattina, e vedi una donna serena, soddisfatta della vita e piena di grinta per affrontare la giornata, sia che tu abbia deciso di fare la casalinga, sia che tu abbia deciso di lavorare, sappi che hai fatto la scelta giusta. Per la tua famiglia. Per i tuoi figli.

Ma soprattutto per te. Perché se tu sei felice lo sarà anche chi ti sta intorno.



(p.s. lo so, discorsi ovvi e banali, ma spesso è l'unica maniera che abbiamo per seguire la propria strada con semplicità)

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails